Mettere nero su bianco i pensieri che ci attraversano, ma soprattutto gli eventi traumatici, i momenti difficili particolarmente densi a livello emotivo, può contribuire a migliorare il nostro equilibrio psico-fisico.
Immaginiamo un foglio bianco, una penna e tutti i pensieri che abitano la nostra mente. Il foglio diventa uno spazio, la penna si trasforma in voce e i pensieri si concretizzano in frasi e parole. Inizia in questo modo un intimo dialogo con il nostro io più profondo, con la nostra anima.
La scrittura ci permette di rielaborare e analizzare a fondo ciò che ci tormenta, o che per noi risulta più difficoltoso da affrontare e/o comprendere.
Scrivere ci consente di fare chiarezza, questo perché tradurre i pensieri in parole richiede un processo di elaborazione che ci obbliga in tal modo a razionalizzarli.
Perché scrivere fa bene?
La narrazione permette di conferire nuovi significati ad eventi importanti che hanno caratterizzato la nostra vita e di ricollocare momenti ed emozioni dolorose nel passato.
Il potere della scrittura è prima di tutto quello di aiutarci ad esprimere le emozioni, gli stati d’animo e le paure, già facendo questo potremo notare un abbassamento del nostro livello di attivazione emotiva.
Mediante la scrittura abbiamo la possibilità di esplorare il nostro mondo interiore, tutti i pensieri che abitano nella nostra mente e le emozioni ad essi connesse.
Inoltre, scrivere aiuta a tenere in ordine i pensieri, a comprendere meglio dilemmi e priorità, così come a diventare più consci di noi stessi e del nostro funzionamento.
Per semplificare potremmo dire che scrivere ci aiuta a conoscerci meglio.
Quali forme di scrittura utilizzare?
Esistono svariate forme di scrittura.
Nei percorsi psicologici mi capita spesso di utilizzare la forma del diario e dello scambio epistolare, ogni scelta viene concordata con il paziente. Gli esercizi di scrittura non sono adatti a tutti, perciò in ambito terapeutico vanno suggeriti solo se il paziente lo consente.
Le forme di scrittura da poter utilizzare sono davvero variegate e molto soggettive. Il consiglio, per farla diventare una pratica quotidiana da interiorizzare, è quello di cercare la forma di espressione che sentiamo più affine a noi, al nostro modo di essere e all’obiettivo che riponiamo nell’atto dello scrivere.
Quali i benefici?
La scrittura terapeutica sembra avere effetti sul nostro benessere psico-fisico sia nell’immediato che a lungo termine. Di seguito alcuni dei benefici riscontrati:
- Riduzione di stati ansiosi;
- Miglioramento del tono dell’umore;
- Minor stress percepito;
- Miglioramento del funzionamento del sistema immunitario;
- Miglioramento della funzionalità epatica e polmonare;
- Riduzione di sintomatologie depressive;
- Miglioramento della memoria di lavoro;
- Miglioramento delle prestazioni sportive.
A chi è consigliata?
Non ci sono particolari controindicazioni per questa attività che può essere praticata da tutti senza distinzioni. È bene ricordare che la scrittura ha benefici non nel senso che permette di guarire o far scomparire patologie/sintomatologie diagnosticate, ma aiuta nella gestione delle stesse, contribuendo a migliorare la qualità della vita ed il benessere psicologico del soggetto.
Un ulteriore aspetto positivo di questa attività è che può essere svolta in ogni momento e in ogni luogo, basta concedersi uno spazio dove poter realizzare tutto ciò.